Tutto ciò che devi sapere sulla coltivazione indoor

La coltivazione indoor è uno dei metodi ormai più utilizzati dai coltivatori di marijuana nel mondo, non solo perché permette il proprio approvvigionamento in qualsiasi periodo dell’anno ma anche perché lo si fa in un ambiente privato e assolutamente controllato.  

Per evitare inconvenienti nella coltivazione della cannabis indoor sia nello sviluppo delle piante di cannabis che nei rispettivi raccolti, bisogna tenere conto di diversi punti importanti, ma la pratica non è così complicata come sembra.

In queste righe troverai una guida sulla coltivazione indoor per sapere come coltivare la marijuana in casa.

Che significa coltivare maria indoor?

La prima cosa da sapere è che per coltivare cannabis indoor si usa una tecnica radicalmente opposta a quella usata nella coltivazione outdoor.

Al momento di coltivare indoor, il coltivatore non dipende più dalla natura ma riesce ad avere il controllo assoluto di tutto ciò che le piante riceveranno: le ore di luce e buio, l’aria, la temperatura e l’umidità, la zona di coltivazione e il terreno, l’alimentazione, e il controllo dei parassiti e dei funghi.

Suggerimenti per sapere come coltivare indoor

Marijuana indoor?

Ecco alcuni importanti consigli per la coltivazione di marijuana in casa:

Zona di coltivazione: la coltivazione di cannabis indoor può adattarsi a qualsiasi tipo di spazio che abbia a disposizione il coltivatore a casa. Questo significa che è possibile coltivare in un determinato settore dentro una stanza ma anche in un armadio o perfino in una tenda  per coltivazione.

Nel caso in cui la zona di coltivazione prescelta sia ridotta, ad esempio 50 x 50 x 150 cm, si consiglia di utilizzare sistemi di illuminazione a LED in quanto emettono meno calore di una lampada HID (ad alta pressione di sodio) e quindi evitano che le piante vengano danneggiate dall’elevata temperatura.

Semi di marijuana: scegliere il seme da coltivare è un altro dei bei compiti da fare. Se lo spazio destinato alla coltivazione indoor è limitato, si consiglia di piantare varietà già femminizzata o indica come Rainbows, OBG Kush o Darth Haze o varietà autofiorenti quali Red Critical Auto o Gorilla Blue Auto. Queste genetiche sono generalmente più piccole delle sativa e i tempi di raccolta sono più brevi.

Preparazione della coltivazione indoor

Appena scelti la zona di coltivazione e i semi da piantare, il passo successivo è la selezione delle lampade e degli orari in cui verranno utilizzate. Bisogna poi decidere quale sistema di ventilazione ed estrazione sarà necessario, quale stile e dimensione di vaso si userà e infine il substrato in cui cresceranno le piante di marijuana. 

Lampade nella coltivazione indoor

Se potete investire in un sistema di illuminazione a LED, allora i vantaggi sono molteplici. Le lampade a LED consumano meno energia, hanno una vita utile più lunga, ed esistono modelli con uno spettro di luce completo che assomiglia a quello del sole e servono sia durante la fase di crescita vegetativa che nella fioritura.

Timer: questo dispositivo è fondamentale nella coltivazione di cannabis indoor perché controlla quando si accendono e quando si spendono i sistemi di illuminazione. Il coltivatore deve solo configurare il sistema digitale o analogico con il programma desiderato, e voilà.

Sistemi di ventilazione ed estrazione: in qualsiasi coltivazione indoor, a prescindere dalle sue dimensioni o dalla sua struttura, si deve generare aria fresca, in modo tale che le piante di cannabis possano ricevere l’ossigeno e l’anidride carbonica di cui hanno bisogno per svilupparsi normalmente.

Per ottenere quell’aria fresca e un’ottima circolazione nella zona di coltivazione è fondamentale disporre di un sistema di ventilazione ed estrazione. Senza questi dispositivi, le piante non potranno respirare, né fare la fotosintesi per cui moriranno. Se riescono a sopravvivere invece, lo stress causato impedirebbe un buon raccolto. Inoltre, se l’aria è viziata, viene  liberato il cammino per lo sviluppo di funghi e parassiti. 

In questo senso, il sistema di ventilazione fornirà alla zona di coltivazione nuova aria e il sistema di estrazione invece, potrà rimuovere l’aria viziata.

Vasi: I vasi in tessuto geotessile sono ideali, poiché vengono realizzati in tessuto o fibra porosa (il materiale è tessuto in polipropilene riciclato) garantiscono una migliore aerazione della radice, riducono notevolmente la temperatura del terreno e garantiscono un ottimo drenaggio.

Substrato: cerca un substrato ricco di sostanze nutritive, soffice e arioso in modo che le radici si sviluppino naturalmente e tu possa generare piante sane e più resistenti. Se pensi invece di elaborare il tuo substrato, una miscela consigliata sarebbe: 40% di compost, 20% humus di lombrico, 20% di torba, 10% di fibra di cocco e 10% di perlite.

Vantaggi della coltivazione di maria indoor

Autonomia: la coltivazione indoor ti dà la libertà di coltivare tutto l’anno indipendentemente dalle stagioni. Non dovrai aspettare né adattarti ai tempi della natura.

Più raccolti: coltivare erba in casa ti offre l’opportunità imbattibile di ottenere più raccolti in una stagione.

Privacy: coltivare marijuana in casa ti dà privacy, essenziale soprattutto nei paesi in cui i  coltivatori vengono perseguitati, perquisiti e perfino detenuti a causa della coltivazione. Fornisce inoltre una maggiore sicurezza.

Fattori da considerare all’inizio della coltivazione indoor

Pazienza: se siete coltivatori inesperti possibilmente farete  alcuni errori, ma con ogni semina imparerete qualcosa di nuovo.

Progettazione: calcola bene gli spazi per la zona di coltivazione e la quantità di piante; tenendo sempre conto che nella stessa area dovranno coesistere il sistema di illuminazione, ventilazione, ed estrazione. È più facile controllare meno piante ed è anche meno costoso da sviluppare.

Controllo e igiene: Il coltivatore, soprattutto chi ha poca esperienza, dovrà stare attento ai bisogni delle piante e all’ambiente e l’igiene della zona di coltivazione. Risulta fondamentale disinfettare frequentemente quella zona. 

Temperatura e umidità: anche questi sono due fattori di rilievo nella coltivazione indoor. Per cui sarà necessario avere a disposizione un termoigrometro, utile a misurare la temperatura e l’umidità adeguate nella zona di coltivazione. 

1- Germinazione e cloni: alta umidità, tra il 70% e il 90% (dovuto al fatto che non hanno ancora sviluppato un sistema radicale). Temperatura di 25°-26°C a luci accese e di 21°-22° a luci spente. 

2- Vegetativo: umidità compresa tra il 50% e il 70%. Temperatura di 24° a 28° a luci accese e tra i 18° e i 22° a luci spente. 

3- Fioritura: il tasso di umidità dovrebbe essere intorno al 50-60%; e la temperatura di 20-26 ºC giorno e notte.

Legalità: il mondo ha vissuto un cambiamento nel paradigma verso la cannabis, ma ci sono ancora molti luoghi in cui la cannabis, il suo uso, possesso, coltivazione e vendita continuano ad essere illegali.

Foliar: para obtener un crecimiento óptimo, además de los riegos, es importante rociar a las plantas durante el periodo vegetativo hasta la primera semana de floración, al menos una o dos veces por semana. 

Consigli generali per la coltivazione indoor

Irrigazione: l’irrigazione nella coltivazione indoor/indoor, l’ideale è irrigare durante il mattino così l’acqua potrà evaporare durante il giorno. Evita non solo la secchezza ma anche il ristagno idrico.

Concimazione moderata: l’aggiunta di fertilizzanti senza controllare la quantità non garantisce risultati, anzi, può danneggiare il normale sviluppo delle piante.

Fogliare: durante il periodo vegetativo fino alla prima settimana di fioritura è importante, oltre ad annaffiare le piante, anche irrorare almeno una o due volte alla settimana, in modo da raggiungere una crescita ottimale.

Durante le prime esperienze di coltivazione indoor, sicuramente troverete parecchie difficoltà, ma la pratica continua di piantare marijuana indoor, luciderà la tecnica e ad ogni raccolto che arrivi,  godrete sempre più dell’incomparabile autonomia che offre il fatto di essere un coltivatore indoor.  

Domande correlate

Cosa si può coltivare indoor?

All’interno, si possono sviluppare le colture di cannabis controllate in vasi con vari substrati o anche quella idroponica. Si possono perfino conservare le piante madri per non perdere quella varietà che ti è tanto piaciuta e fare talee ogni volta che ne hai bisogno.

Quante ore di luce nella coltivazione indoor?

Durante la fase vegetativa il fotoperiodo è di 18 ore di luce e 6 di buio. Durante la fioritura, invece, si riduce a 12 ore di luce e 12 di buio.

Che tipo di luce adoperare nelle colture indoor?

Sistemi a led

Luci HID

Lec

Luci fiorenti